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Il Principato di Monaco, sinonimo di eccellenza ed eleganza, pone una nuova luce su di sé attraverso l’impegno nell’essere archetipo in Europa di un nuovo sviluppo sociale e urbano basato sull’ecosostenibilità.

Il Principe Alberto II si pone come obiettivi futuri di ridurre del 55% i gas serra entro il 2030 e di raggiungere la neutralità di carbonio per il 2050.

 

Questi traguardi green coinvolgono cittadini e turisti che per la salvaguardia ambientale partecipano con piccole e grandi azioni che segnano differenza sostanziali nella gestione del territorio.

Queste azioni possono essere effettuate per esempio attraverso l’uso dei mezzi elettrici per esplorare la città, il battello alimentato con l’energia solare o le biciclette elettriche.

La scrupolosa e attenta gestione della ricchezza naturale rappresenta uno dei fondamenti della politica governativa di Monaco.

Il 20% del territorio è coperto da aree verdi popolate da un numero elevato di specie vegetali che richiedono cura, attenzione e protezione.

Proprio per questo motivo la Direzione dell’Urbanistica ha redatto il “Codice dell’albero” un documento volto a riconoscere ed enfatizzare l’importanza degli alberi cittadini per il miglioramento della qualità dell’aria.

La tutela dell’ecosistema si estende anche agli ambienti marini, ad esempio il Santuario Marino Pelagos ovvero un’area sorvegliata per la protezione dei mammiferi del Mar Mediterraneo, ma non solo perché sono state create tre riserve marine:

  • A Larvotto, con 50 ettari di superficie, comprende una prateria di posidonia, pinne comuni e cernie brune.
  • Realizzata nel ’86 sul fondale coralligeno, ha la peculiarità di ospitare il corallo rosso.
  • Una riserva marina educativa per diffondere con consapevolezza l’importanza della protezione del mare.

L’obiettivo di essere una destinazione sostenibile passa anche attraverso il cibo!

Infatti per ottenere il marchio “Restaurant Engagé” le strutture ristorative devono dedicarsi quotidianamente alla lotta agli sprechi alimentari, a differenziare e ridurre i rifiuti, a sostenere le iniziative locali, a diminuire i consumi energetici e idrici, ad utilizzare prodotti km 0 per sensibilizzare maggiormente i clienti sulle tematiche ecologiche.

Ad esempio il Monte-Carlo Bay Hotel & Resort dispone di un orto di 400 mq in cui crescono frutta e verdura biologiche.

 

Se ti capiterà di andare a Monaco, mi raccomando unisciti al motto: Green is the new Glam!

Il Turismo Sostenibile è una filosofia ispirata allo sviluppo sostenibile e comprende tutte le forme di turismo rispettose dell’ambiente e attente al benessere delle popolazioni ospitanti.   

Il turismo responsabile rispondere ad alcuni requisiti, come:

  • Utilizzare in modo ottimale le risorse ambientali preservando i processi ecologici essenziali e contribuendo alla conservazione delle risorse naturali e della biodiversità.
  • Rispettare l’autenticità socio-culturale delle comunità ospitanti, conservare e contribuire alla tolleranza e alla comprensione interculturali.
  • Garantire attività economiche sostenibili a lungo termine fornendo vantaggi socio-economici equi, tra cui opportunità stabili di occupazione e di reddito, servizi sociali per le comunità ospitanti e contribuendo alla lotta contro la povertà.
  • Consentire al turista di vivere esperienze interessanti, pur sensibilizzandolo all’impatto che il suo viaggio ha nei confronti dei luoghi visitati.

Lo sviluppo sostenibile del turismo ha come obiettivo non solo la lotta agli sprechi e all’utilizzo di materiali inquinanti, ma azioni propositive che creano benessere e opportunità per il territorio e richiede un costante controllo dell’impatto che i viaggiatori hanno sulla popolazione e l’ambiente locale. 

Ci sono vari tipi di turismo sostenibile:

  • Turismo comunitario:  E’ una forma di turismo in cui l’accoglienza è interamente gestita dalle popolazioni locali.

  • Turismo Lento: Consiste nel scoprire una destinazione al proprio ritmo. Questo movimento è un vero e proprio stile di vita.

  • Turismo equo: Ispirato al commercio equo e solidale che consente una remunerazione più equa delle comunità locali.

  • Turismo partecipativo: Reinventa l’ospitalità facendo partecipare il viaggiatore in modo attivo alla vita locale.

  • Ecoturismo: Rispetta l’ambiente e il benessere delle persone, viene praticato esclusivamente nell’ambiente naturale e deve essere una fonte di finanziamento sostenibile per le comunità ospitanti.

  • Turismo solidale: Permette di creare un legame di solidarietà tra il viaggiatore e le popolazioni. Un contributo finanziario del viaggiatore o dell’operatore turistico viene devoluto a progetti di sviluppo locale.

  • Agroturismo: Si tratta del turismo sostenibile negli ambienti agricoli. Il suo obiettivo è quello di facilitare l’incontro con il produttore e di perpetuarne l’attività consentendogli di diversificarsi tra visite, degustazioni e attività ricreative.

  • Turismo umanitario: soggiorno etico e sostenibile, che partecipa al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali. Trasmettere conoscenze e contribuire allo sviluppo locale sono tutti compiti ai quali i turisti sono incoraggiati a partecipare.   

 

 

L’obiettivo di viaggiare e di promuovere una scelta green è quello di limitare l’inquinamento atmosferico, le emissioni di gas, valorizzare le risorse del territorio, proteggere la flora e la fauna del luogo.