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Le tendenze post Covid del turismo hanno rilevato una crescita esponenziale e costante dell’industria dei viaggi.

Al pari di ogni settore, anche quello dei viaggi subisce l’influenza delle mode, delle tendenze e dei trend che vanno in voga al momento.

 

Questo fenomeno ha portato allo sviluppo di diversi tipi di turismo, oggi ve ne menzioniamo qualcuno:

  • Turismo domestico

Ci riferiamo agli spostamenti dei residenti di un Paese all’interno dei confini dello stesso. Tale turismo, a seguito della pandemia, ha visto aumentare i suoi numeri in modo esponenziale in tutti i Paesi. Questa scelta è data dal prediligere mete facilmente raggiungibili perché infondono più sicurezza.

Il turismo domestico permette di andare alla scoperta del proprio Paese da un punto di vista paesaggistico, culturale e molto altro.

  • Turismo enogastronomico

In questa forma di turismo si predilige l’utilizzo di cibo e vino come strumenti per scoprire la storia e la cultura del luogo che visitiamo. Cosicché il viaggio viene vissuto a 360 gradi nei sapori e negli odori con l’utilizzo maggiormente dei due sensi dei viaggiatori.

Assaporare prodotti e piatti locali presso le aziende produttive, partecipare a cooking class con chef locali e strutture ricettive tipiche, partecipare alla produzione di vini e olii locali, sono il must per questo tipo di viaggio.

 

  • Turismo termale

Sempre più in voga negli ultimi anni, il turismo termale torna alla ribalta con i suoi aspetti benefici.

Lasciarsi coccolare dai vapori, dalle sorgenti naturali, dai fanghi per vivere una vacanza all’insegna del benessere psicofisico e mentale. Se state cercando una pausa relax, il centro termale è la scelta migliore da fare.

Inoltre avrete la possibilità di scoprire luoghi pieni di storia, oltre che di benessere, in quanto già in uso ai tempi degli antichi romani. Alcune località meno note, ma non da scartare, per questo tipo di viaggio sono la cittadina di Bath, Budapest, Aquisgrana e Bucarest. Buon relax!

 

  • Turismo sostenibile

Questo tipo di turismo si è sviluppato per combattere il cambiamento ambientale e rappresenta il principale trend del momento. Ha come obiettivo di offrire un viaggio pienamente a contatto con un luogo, ma nel rispetto della comunità ospitante, della cultura locale e dell’ambiente. Riducendo il proprio impatto ambientale si preserva l’unicità e autenticità dei luoghi e delle sue risorse naturali. Se ne vuoi sapere di più, ne abbiamo parlato in questo articolo!

  • Turismo esperienziale

Ultimo, ma non da meno, questo turismo ha come funzione la conoscenza di se stesse entrando a contatto con la natura e la realtà circostante. Sempre più persone intraprendono questo tipo di viaggio per poter creare ricordi sensoriali, mettersi alla prova e sfidare i propri limiti per poter vivere quel senso di libertà che solo viaggiando si può provare. Esperienze come poter dar da mangiare agli elefanti in Thailandia o svegliarsi in una tenda nel deserto, partecipare a ritiri in monasteri buddisti, immeggersi nelle foreste di Mangrovie o fare un giro in mongolfiera in Cappadocia.

 

Fan dello Spazio, è giunto il vostro momento!

  

Il turismo spaziale è il viaggio umano, per scopi ricreativi e di svago, nello spazio. Potrete provare il brio di essere turisti nello spazio, viaggiare verso una destinazione nel vasto spazio, guardare il lancio di un razzo o osservare le stelle!

Può essere:

  • orbitale ovvero si rimane in orbita, girando continuamente il pianeta ad altissima velocità per non ricadere sulla Terra. Richiede diversi giorni, anche una settimana o più.
  • suborbitale, simile ad un salto spaziale, decolla per poi fare un enorme arco e tornare sulla Terra, senza mai andare in orbita. La durata varia dalle 2 alle 3 ore.
  • lunare, destinazione: La Luna!

Il primo turista spaziale è stato Tito Dennis, un miliardario americano, che al costo di 20 milioni di dollari ha trascorsi otto giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale nell’aprile del 2001. Successivamente a lui, ci sono stati altri sei privati cittadini.

Negli anni 2000, il Turismo Spaziale è diventato un settore concreto e reale, cosicché molte aziende sono entrare nel settore per capitalizzare l’interesse pubblico per lo spazio.

Le maggior aziende sono:

  • Virgin Galactic – si occupa dei voli suborbitali ;
  • Blue Origin – si occupa dei voli suborbitali ;
  • SpaceX – stanno dando priorità al turismo lunare e ha consentito il noleggio della sua navicella spaziale Crew Dragon ;
  • Boeing – stanno lavorando sulle missioni orbitali ;
  • Axiom Space –  stanno lavorando sulle missioni orbitali ;
  • Space Perspective – stanno sviluppando un sistema su mongolfiera per trasportare i clienti nella stratosfera e conta di iniziare i suoi voli commerciali per il 2024.

I prezzi per questa esperienza variano dai 125.000 dollari ai 55 milioni ed è questo a rappresentare la barriera più significativa per il turismo spaziale.

Oltre al fattore economico, il turismo spaziale è dannoso per l’ambiente.

Durante la combustione dei combustibili per i missili, i motori a razzo rilasciano gas nocivi e particelle di fuliggine nell’atmosfera superiore, in conseguenza impoverisce l’ozono.

Tuttavia le aziende stanno lavorando sull’utilizzo di motori alimentati a idrogeno liquido, che non emette carbonio, ma si trasforma in vapore acqueo durante la combustione.

L’ultima insidia del turismo spaziale sono gli effetti che potresti avere!

  1. assenza di peso: ricordati che durante un volo suborbitale avrai solo un paio di minuti privi di gravità, ma sarà impressionante!
  2. sindrome di adattamento allo spazio: con sintomi come la sudorazione fredda, malessere, perdita di appetito, nausea, vomito e affaticamento.
  3. forza G. 1G è l’accelerazione che percepiamo dovuta alla gravità, durante un lancio di un razzo è di circa 3G.

Se non ti sei fatto intimorire e se sei affascinato dallo Spazio, questo è proprio il viaggio che fa al caso tuo!

Il Turismo Sostenibile è una filosofia ispirata allo sviluppo sostenibile e comprende tutte le forme di turismo rispettose dell’ambiente e attente al benessere delle popolazioni ospitanti.   

Il turismo responsabile rispondere ad alcuni requisiti, come:

  • Utilizzare in modo ottimale le risorse ambientali preservando i processi ecologici essenziali e contribuendo alla conservazione delle risorse naturali e della biodiversità.
  • Rispettare l’autenticità socio-culturale delle comunità ospitanti, conservare e contribuire alla tolleranza e alla comprensione interculturali.
  • Garantire attività economiche sostenibili a lungo termine fornendo vantaggi socio-economici equi, tra cui opportunità stabili di occupazione e di reddito, servizi sociali per le comunità ospitanti e contribuendo alla lotta contro la povertà.
  • Consentire al turista di vivere esperienze interessanti, pur sensibilizzandolo all’impatto che il suo viaggio ha nei confronti dei luoghi visitati.

Lo sviluppo sostenibile del turismo ha come obiettivo non solo la lotta agli sprechi e all’utilizzo di materiali inquinanti, ma azioni propositive che creano benessere e opportunità per il territorio e richiede un costante controllo dell’impatto che i viaggiatori hanno sulla popolazione e l’ambiente locale. 

Ci sono vari tipi di turismo sostenibile:

  • Turismo comunitario:  E’ una forma di turismo in cui l’accoglienza è interamente gestita dalle popolazioni locali.

  • Turismo Lento: Consiste nel scoprire una destinazione al proprio ritmo. Questo movimento è un vero e proprio stile di vita.

  • Turismo equo: Ispirato al commercio equo e solidale che consente una remunerazione più equa delle comunità locali.

  • Turismo partecipativo: Reinventa l’ospitalità facendo partecipare il viaggiatore in modo attivo alla vita locale.

  • Ecoturismo: Rispetta l’ambiente e il benessere delle persone, viene praticato esclusivamente nell’ambiente naturale e deve essere una fonte di finanziamento sostenibile per le comunità ospitanti.

  • Turismo solidale: Permette di creare un legame di solidarietà tra il viaggiatore e le popolazioni. Un contributo finanziario del viaggiatore o dell’operatore turistico viene devoluto a progetti di sviluppo locale.

  • Agroturismo: Si tratta del turismo sostenibile negli ambienti agricoli. Il suo obiettivo è quello di facilitare l’incontro con il produttore e di perpetuarne l’attività consentendogli di diversificarsi tra visite, degustazioni e attività ricreative.

  • Turismo umanitario: soggiorno etico e sostenibile, che partecipa al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali. Trasmettere conoscenze e contribuire allo sviluppo locale sono tutti compiti ai quali i turisti sono incoraggiati a partecipare.   

 

 

L’obiettivo di viaggiare e di promuovere una scelta green è quello di limitare l’inquinamento atmosferico, le emissioni di gas, valorizzare le risorse del territorio, proteggere la flora e la fauna del luogo.

 

La vacanza è il momento di svago e relax per eccellenza, ma per chi vive una situazione di disabilità o di disagio temporaneo che lo limita nella mobilità può trovarsi di fronti a più di un ostacolo che rende il “Turismo Inaccessibile“.

“Sogno di vedere persone con disabilità viaggiare e muoversi liberamente nel mondo, trovare ogni destinazione turistica accessibile […] entrare in una agenzia di viaggio, chiedere una vacanza per qualsiasi destinazione e ricevere come risposta: spiacenti, ma tutte le camere accessibili sono già prenotate per i prossimi mesi! Forse non potrò andare in vacanza ma sarei felice perché finalmente avremo un Turismo Per Tutti”.

Roberto Romeo – Presidente ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazione Andicappati Trasporti)

Il Turismo Accessibile può essere definito come l‘insieme dei prodotti e dei servizi di tutta la catena di servizi turistici che sono progettati per tutti e senza barriere, che consentono ai clienti con richieste particolari d’accesso, inclusa la mobilità, la vista, l’udito e la dimensione cognitiva, di fruire della vacanza e del tempo libero senza difficoltà né ostacoli in maniera indipendente e con equità e dignità attraverso la disponibilità di prodotti, servizi ed ambienti turistici universalmente studiati.

Conosciuto anche come Turismo per Tutti, Turismo inclusivo e Turismo senza barriere è impresa e non assistenza sociale, perché la persona con disabilità è un turista, un cliente e un ospite esattamente come gli altri.

Nel Mondo più di 1 miliardo di persone vivono con un handicap.

Le Nazioni Unite stimano che si arrivi a 2 miliardi considerando anche i familiari e gli assistenti.

Per rispondere alle richieste del turista con esigenze speciali, oltre ad eliminare le barriere architettoniche nelle singole strutture, occorre progettare un sistema ospitale che permetta di vivere un’esperienza completa di vacanza.

Cosa deve avere un servizio o una struttura per essere accessibili?

  • Quando risulta accessibile l’informazione relativa quindi facilmente reperibile, comprensibile ed efficace.
  • Quando sono facilmente raggiungibili e interamente fruibili una volta raggiunti.
  • Quando il personale che vi opera è preparato a rispondere ai vari tipi di esigenze.
  • Quando sono inseriti in una “rete” accessibile (alberghi, mezzi di trasporto, ristoranti, luoghi d’interesse nei dintorni).

L’obiettivo del Turismo per Tutti è quello di permettere a tutte le persone di vivere un’esperienza di viaggio in modo il più possibile indipendente e con l’opportunità di conoscere nuove realtà.

Mira a rimuovere qualsiasi barriera culturale, architettoniche e di comunicazione e ad offrire esperienze di qualità superiore per l’intera società.

  • PALAZZO ZUCCARI

Anche nota come la Casa dei mostri per via del portone che si apre in una gigantesca bocca spalancata con un naso a chiave di volta, è una delle strutture più insolite della Capitale. Federico Zuccari l’ha realizzato ispirandosi al Bosco Sacro di Bomarzo, da cui era rimasto particolarmente affascinato. Tale opera si trova in Via Gregoriana 30.

                                                                       

 

  • IL MOSE’ DI MICHELANGELO 

E’ tra le più celebri sculture di Michelangelo ed è parte della tomba ubicata in San Pietro in Vincoli, costruita nel 1505 su commissione di Papa Giulio II. Leggenda narra che Michelangelo contemplando la scultura al termine delle rifiniture, rimase stupito egli stesso del realismo delle forme e che abbia esclamato “Perché non parli?” colpendo il ginocchio con il martello che impugnava. Si trova in Via delle Sette Sale 14.  

   

  • IL GIARDINO DI PIAZZA VENEZIA

Detto anche Giardino Ritrovato, questo cortile rinascimentale è stato riqualificato ed è aperto a tutti gratuitamente. Al centro del cortile si trova la fontana in travertino che rappresenta il fulcro del giardino sia a livello visivo sia uditivo. Le statue sanciscono il legame del Palazzo con la Repubblica di Venezia, per l’appunto vi è la statua di una donna con il cappello del Doge nell’atto di lanciare un anello nell’acqua che richiama la Festa veneziana della Sensa, cerimonia di unione tra la città e il mare. Si trova a Piazza Venezia.

  • IL COLOSSEO QUADRATO

In realtà, si parla del Palazzo della Civiltà Italiana oppure del Palazzo della Civiltà del Lavoro. Questo celebre monumento ha la forma di un grosso parallelepipedo con le quattro facciate uguali, ciascuna scandita da cinquantaquattro arcatelle che lo fanno assomigliare al Colosseo, però dalla forma razionalizzata. La sua altezza si eleva per sessanta metri e la base è larga cinquantatré metri: la struttura è in cemento armato e la copertura in travertino.  Al piano terra, si trovano le statue del Colosseo quadrato: si tratta di ventotto sculture raffiguranti l’allegoria delle virtù del popolo italiano. All’interno riprende le linee esteriori: ci sono grandi cubature coperte di rivestimenti marmorei dall’andamento enfaticamente verticale. Si contraddistinguono i pavimenti, di marmo rosso antico, mentre lo sfarzo è sottolineato dai grandi lampadari in cristallo e ottone, restaurati secondo la loro immagine originale. Si trova in Via Quadrato della Concordia 5.

                                                                             

   

  • IL GIARDINO GIAPPONESE

Realizzato dall’architetto Ken Nakajima, lo stesso che ha realizzato l’area giapponese presso l’Orto Botanico di Roma. Ci si immerge nella cultura giapponese, una passeggiata fra ciliegi, irisi e glicini, il laghetto, la cascata, le rocce, il ponticello e la lampada di pietra, tôrô. Compaiono tutti gli elementi essenziali e tradizionali del giardino di stile sen’en (giardino con laghetto), che ha raggiunto l’attuale splendore perfezionandosi attraverso i periodi Heian, Muromachi (XIV-XVI sec.) e Momoyama (fine XVI sec.). La veranda, tsuridono, che si protrae sul laghetto è uno dei migliori punti per godere la vista del giardino. Si trova in Via Antonio Gramsci 74, presso Istituto Giapponese di Cultura di Roma.