I Mercatini di Natale hanno origini del Nord Europa, ma con il tempo sono approdati anche in Italia e li troviamo da Nord a Sud.

Componente tradizionale dei Mercatini è l’atmosfera emozionante che accompagna la ricerca di regali con la possibilità di vasta scelta: dai prodotti dell’artigianato locale alle specialità enogastronomiche regionali oppure dalle decorazioni natalizie ai giocattoli di legno e molto altro.

Qui di seguito, vi presentiamo alcuni dei Mercatini di Natale in Europa:

 

Vienna

    • Wiener Christkindlmark  –  Si tratta di uno dei più antichi mercatini di Natale di Vienna ed è situato di fronte il municipio Rathaus. Un grande albero di Natale addobbato da 2000 luci a LED domina il centro, contornata da oltre 150 banchetti che espongono regali di Natale, addobbi natalizi, dolciumi, delizie e bevande calde. Affianco si trova il Rathaus Park con l’albero pieno di cuori luminosi e la pista di pattinaggio da 3000 metri quadrati illuminata.
    • Villaggio Di Natale Della Maria-Theresien-Platz  –  La piazza, situata tra il Kunsthistorisches Museum e il Museo di Storia Naturale, è decorata con alberi di Natale grandi e piccoli illuminati a festa con più di 60 stand dove trovare artigianato artistico tradizionali, idee regalo originali e possibilità di consumare cibo e bevande locali, come il punch e vin brûlé. L’atmosfera natalizia è assicurata da cori gospel e musica per fiati tipicamente austriaca. Questo mercatino viene considerato il più elegante.
    • Mercatino Della Città Vecchia  – Questo antico Mercatino viennese si trova nel centro storico, piazza Freyung ed è una tradizione irrinunciabile. La sua storia inizia dal 1772 ed ad oggi potete trovare in vendita decorazioni di vetro, presepi tradizionali, oggetti artisti tradizionali e ceramiche. Inoltre, nel pomeriggio, potrete assistere ed allietarvi con la festosa melodia dell’avvento attraverso musica e cori.
    • Karlsplatz  Accogliente e raccolto, questo mercatino si trova in un fantastico ambiente di fronte alla chiesa di San Carlo. Questo posto si presta ampiamente per andare con i bambini in quanto vi sono svariate attività dedicate ad essi. Come gli altri mercatini, vanta oggetti di artigianato artistico e dolci tipici, ma tutto il cibo presente è di provenienza biologica certificata.

 

Innsbruck

Il periodo dell’Avvento ad Innsbruck è pieno di tradizione, atmosfera sentita e romanticismo.

  • I mercatini di Natale del centro storico sono composti da 70 bancarelle pieni di zeppi di oggettistica Natalizia, prodotti di lana, opere d’artigianato e tutto questo si trova in uno dei luoghi più iconici della città, proprio a ridosso del famoso Tettuccio d’Oro (Goldenes Dachl), uno dei simboli di Innsbruck.            Proprio nel centro storico di Innsbruck c’è una piccola stradina che diventa magica sotto Natale, la Kiebachgasse, una via parallela alla Erzherzog-Friedrich-Straße, in quanto si trasforma nella stradina delle favole dove ritroverete i protagonisti delle fiabe più famose che dall’alto di facciate e balconi osservano i passanti.

  • I Mercatini di Natale di Markplatz si trovano proprio accanto al fiume, con una vista spettacolare sulle caratteristiche casette colorate sull’altra sponda. A Marktplatz il mercatino di Natale sembra quasi un piccolo villaggio tirolese, con una simpatica giostrina per far divertire i più piccoli e uno splendido albero di Swarovski alto 14 metri proprio nel centro della piazza.

  • Mercatino di Natale panoramico Hungerburg In pochi minuti direttamente dal centro città si arriva al Mercatino di natale sull’Hungerburg e nel più grande parco naturale dell’Austria! La meravigliosa vista a 360° con la capitale delle Alpi da un lato e il parco naturale del Karwendel dall’altra lascia sensazioni indelebili. Grazie alla moderna funicolare Hungeburgbahn in solo otto minuti si arriva direttamente sull’Hungeburg dal centro della città, con la possibilità di scendere allo zoo alpino, amato soprattutto dalle famiglie. Giunti in cima in pochi passi si raggiunge il delizioso mercatino panoramico sopra Innsbruck.

Napoli

Un viaggio indimenticabile, tra immaginazione e realtà, grazie al fascino delle casette di legno, alle melodie degli artisti di strada e delle street band, alle luce e i colori del Natale, ai sapori e i profumi dell’area food con la presenza dei principali produttori di eccellenze della enogastronomia campana. Un’esperienza, da vivere e gustare, dedicato a grandi e piccini, che unisce cultura, tradizione e storia con la magia del Natale.

                                                         

 

 

  • Partecipare ai Mercatini di Natale di Napoli – Portici, è la miglior occasione per immergersi nel patrimonio storico-culturale del museo, da dove è nata la storia delle ferrovie italiane. Su una superficie di circa 36000 metri quadrati, è composta da sette padiglioni ottocenteschi che forniscono un panorama diretto sul Golfo di Napoli. All’interno è custodita la collezione unica di 55 mezzi tra locomotive a vapore, carrozze e “littorine”, modellini e cimeli ferroviari ed il grande plastico “Trecentotreni” lungo 18 metri e largo 2. Inoltre saranno presenti numerosi espositori, ristoratori e produttori della enogastronomia campana, spettacoli e cabaret, concerti e spettacoli teatrali mentre per i più piccoli sarà riservato un programma specifico con attività ludiche e didattiche, come la visita alla “Littorina postale” per inviare la letterina dei desideri oppure la visita della Casa di Babbo Natale o la presentazione delle locomotive che hanno trainato il Polar Express.

 

  • Spostiamoci in Via Duomo, sul Decumano Maggiore ed i suoi numerosi vicoletti, ma la magia e lo spirito del Natale si trova in Via San Gregorio Armeno, qui si trovano le principali botteghe degli artigiani, che realizzano elaborazioni scenografiche dei personaggi del presepe, a grandezza naturale e in miniatura, rigorosamente a mano. Una delle caratteristiche principali di Via San Gregorio Armeno, è quella di essere aperta tutto l’anno, anche durante i mesi non a tema natalizio.

 

Merano

  • Il Mercatino di Natale di MeranoCi troviamo in piazza della Rena, circondati dall’ambiente di montagna, troviamo il Villaggio Natalizio. Tra la tradizione e l’eleganza, all’interno del grande Chalet, vengono serviti piatti caldi locali, ma non solo, l’intero Villaggio Natalizio è costeggiato di casette di legno con artigianato locale, prodotti natalizi, laboratori creativi per i più piccini, casette con bevande calde, casette specializzate in ornamenti decorativi natalizi e non, e molto altro. Come panorama, si affaccia il palazzo Esplanade, il convento delle Dame Inglese e le mura di CastelKallmünz.

Partecipa al nostro sondaggio e facci sapere a quale mercatino andresti!

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Le tendenze post Covid del turismo hanno rilevato una crescita esponenziale e costante dell’industria dei viaggi.

Al pari di ogni settore, anche quello dei viaggi subisce l’influenza delle mode, delle tendenze e dei trend che vanno in voga al momento.

 

Questo fenomeno ha portato allo sviluppo di diversi tipi di turismo, oggi ve ne menzioniamo qualcuno:

  • Turismo domestico

Ci riferiamo agli spostamenti dei residenti di un Paese all’interno dei confini dello stesso. Tale turismo, a seguito della pandemia, ha visto aumentare i suoi numeri in modo esponenziale in tutti i Paesi. Questa scelta è data dal prediligere mete facilmente raggiungibili perché infondono più sicurezza.

Il turismo domestico permette di andare alla scoperta del proprio Paese da un punto di vista paesaggistico, culturale e molto altro.

  • Turismo enogastronomico

In questa forma di turismo si predilige l’utilizzo di cibo e vino come strumenti per scoprire la storia e la cultura del luogo che visitiamo. Cosicché il viaggio viene vissuto a 360 gradi nei sapori e negli odori con l’utilizzo maggiormente dei due sensi dei viaggiatori.

Assaporare prodotti e piatti locali presso le aziende produttive, partecipare a cooking class con chef locali e strutture ricettive tipiche, partecipare alla produzione di vini e olii locali, sono il must per questo tipo di viaggio.

 

  • Turismo termale

Sempre più in voga negli ultimi anni, il turismo termale torna alla ribalta con i suoi aspetti benefici.

Lasciarsi coccolare dai vapori, dalle sorgenti naturali, dai fanghi per vivere una vacanza all’insegna del benessere psicofisico e mentale. Se state cercando una pausa relax, il centro termale è la scelta migliore da fare.

Inoltre avrete la possibilità di scoprire luoghi pieni di storia, oltre che di benessere, in quanto già in uso ai tempi degli antichi romani. Alcune località meno note, ma non da scartare, per questo tipo di viaggio sono la cittadina di Bath, Budapest, Aquisgrana e Bucarest. Buon relax!

 

  • Turismo sostenibile

Questo tipo di turismo si è sviluppato per combattere il cambiamento ambientale e rappresenta il principale trend del momento. Ha come obiettivo di offrire un viaggio pienamente a contatto con un luogo, ma nel rispetto della comunità ospitante, della cultura locale e dell’ambiente. Riducendo il proprio impatto ambientale si preserva l’unicità e autenticità dei luoghi e delle sue risorse naturali. Se ne vuoi sapere di più, ne abbiamo parlato in questo articolo!

  • Turismo esperienziale

Ultimo, ma non da meno, questo turismo ha come funzione la conoscenza di se stesse entrando a contatto con la natura e la realtà circostante. Sempre più persone intraprendono questo tipo di viaggio per poter creare ricordi sensoriali, mettersi alla prova e sfidare i propri limiti per poter vivere quel senso di libertà che solo viaggiando si può provare. Esperienze come poter dar da mangiare agli elefanti in Thailandia o svegliarsi in una tenda nel deserto, partecipare a ritiri in monasteri buddisti, immeggersi nelle foreste di Mangrovie o fare un giro in mongolfiera in Cappadocia.

 

Ci troviamo in Giappone, nello specifico a Umeda distretto di Osaka

Qui, nel 1979, nasce il primo Capsule Hotel del mondo, ideato dall’architetto Kisho Kurokawa, il Capsule Inn Osaka che ha dato vita a un mercato mondiale in gran parte degli aeroporti internazionali, dove spesso è necessario far passare il tempo e quindi perché non farlo dormendo?

L’idea ti stuzzica?

Bene, preparati, te ne consigliamo alcuni sparsi nel mondo!

 

 

  • Capsule By Container Hotel – Kuala Lumpur International Airport    Sei sempre stato affascinato dai container? E se potessi dormirci? Il Capsule by Container Hotel fa al caso vostro e si trova all’interno del Kuala Lumpur International Airport. Questa struttura è organizzata in piccoli container che ospitano 120 capsule in acciaio e legno in stile industrial.  Il tempo consentito di soggiorno è dalle 6 alle 12 ore. Inoltre troverete un Capsule Bar che oltre a deliziarvi con brindisi speciali, si trasforma in uno spazio creativo attraverso l’esposizione di arte contemporanea malese. Buona notte d’acciaio, viaggiatore!

  • 9H – Narita International Airport, Tokyo                                                                                                                Se sei alla ricerca dell’avanguardia, devi assolutamente recarti al Narita International Airport, a Tokyo. Qui troverai il 9H – Nine Hours, formato da piccoli loculi minimal in cui troverete un pigiama in stile 9H dal design nipponico. La formula della struttura definisce l’esperienza a cui è mirata: Sette ore per dormire ( stay ), un’ora per riposare ( nap ) e un’altra ora per fare una bella doccia ( shower ) ! Buon riposo!

  • Snooze Cube – Dubai International Airport    Gate D7, Terminal 1, Dubai International Airport: davanti a te un piccolo angolo di paradiso dal nome Snooze Cube. Questo Capsule Hotel ha lo scopo di fornire, ai viaggiatori in transito, una riappacificazione col mondo. A chiudere questo piccolo angolo di paradiso troviamo una porta raffigurante una felce argentea, simbolo ideato da Larry Swann. All’interno abbia le micro stanze, dotate di “finestre” che raffigurano paesaggi spettacolari del mondo e il tutto visibile mentre ci si rilassa sul letto, in attesa di ripartire!

  • Benbo – Napoli – Capodichino                                                                                                                                               Acronimo di Bed&Boarding, nasce l’11 gennaio 2017 ed è aperto h24. Le sue micro stanze sono quattro metri per quattro con letto, work-station e bagno privato fornito di doccia. Si può pagare direttamente in struttura oppure prenotare tramite app o web. Che ne dite di dormire nelle recentissime capsule partenopee? 

 

  • Zzzleepandgo – Milano Malpensa    L’idea è racchiusa nel suo nome: dormi e parti vale a dire Zzzleepandgo! Questa struttura offre la possibilità di riposarsi, anche solo per una manciata di ore, nelle loro micro stanze dotate di ogni comfort: dal wi-fi alle prese 220v e USB, passando per il letto e lo schermo sempre aggiornato sullo stato dei voli. Questo capsule hotel Made in Italy si trova negli aeroporti di Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio, e permette di riposare tra un transito e l’altro, tra un ritardo e l’altro.

  • Napcab – Munich Airport, Monaco di Baviera

    Questa struttura vuole dimostrare che l’apparenza inganna! Infatti se dall’esterno non sarete invogliati dalle sue anonime cabine bianche, all’interno troverete una premium sleeping cabin con letto, work-station, iPod dock, sveglia personale e informazioni aeroportuali. La tariffa è oraria e si può stare fino a 12 ore. Tutto questo si trova negli aeroporti di Monaco di Baviera e Berlin-Tegel firmato Napcab.

  • Gosleep – Helsinki-Vantaa Airport      L’innovazione finlandese ci propone un pod dall’aspetto di un simpatico guscio di legume, che si ispira alla poltrona allungabile della business class. Garantisce il riposo tra un transito e l’altro senza venir meno alla privacy di una camera d’albergo. Cosa dovete fare? Riporre il bagaglio sotto di voi e isolarvi nel guscio del pod, isolati da rumori e stress. Questa struttura si trova in Helsinki, al Gate 31 del Vantaa Airport.

Il riposo, per un viaggiatore, è un fattore importante: non farti cogliere alla sprovvista e sfrutta ogni occasione!

Il Principato di Monaco, sinonimo di eccellenza ed eleganza, pone una nuova luce su di sé attraverso l’impegno nell’essere archetipo in Europa di un nuovo sviluppo sociale e urbano basato sull’ecosostenibilità.

Il Principe Alberto II si pone come obiettivi futuri di ridurre del 55% i gas serra entro il 2030 e di raggiungere la neutralità di carbonio per il 2050.

 

Questi traguardi green coinvolgono cittadini e turisti che per la salvaguardia ambientale partecipano con piccole e grandi azioni che segnano differenza sostanziali nella gestione del territorio.

Queste azioni possono essere effettuate per esempio attraverso l’uso dei mezzi elettrici per esplorare la città, il battello alimentato con l’energia solare o le biciclette elettriche.

La scrupolosa e attenta gestione della ricchezza naturale rappresenta uno dei fondamenti della politica governativa di Monaco.

Il 20% del territorio è coperto da aree verdi popolate da un numero elevato di specie vegetali che richiedono cura, attenzione e protezione.

Proprio per questo motivo la Direzione dell’Urbanistica ha redatto il “Codice dell’albero” un documento volto a riconoscere ed enfatizzare l’importanza degli alberi cittadini per il miglioramento della qualità dell’aria.

La tutela dell’ecosistema si estende anche agli ambienti marini, ad esempio il Santuario Marino Pelagos ovvero un’area sorvegliata per la protezione dei mammiferi del Mar Mediterraneo, ma non solo perché sono state create tre riserve marine:

  • A Larvotto, con 50 ettari di superficie, comprende una prateria di posidonia, pinne comuni e cernie brune.
  • Realizzata nel ’86 sul fondale coralligeno, ha la peculiarità di ospitare il corallo rosso.
  • Una riserva marina educativa per diffondere con consapevolezza l’importanza della protezione del mare.

L’obiettivo di essere una destinazione sostenibile passa anche attraverso il cibo!

Infatti per ottenere il marchio “Restaurant Engagé” le strutture ristorative devono dedicarsi quotidianamente alla lotta agli sprechi alimentari, a differenziare e ridurre i rifiuti, a sostenere le iniziative locali, a diminuire i consumi energetici e idrici, ad utilizzare prodotti km 0 per sensibilizzare maggiormente i clienti sulle tematiche ecologiche.

Ad esempio il Monte-Carlo Bay Hotel & Resort dispone di un orto di 400 mq in cui crescono frutta e verdura biologiche.

 

Se ti capiterà di andare a Monaco, mi raccomando unisciti al motto: Green is the new Glam!

L’idea dello Sleepbox nasce da due architetti russi : Krimov Md e Gorjainov Av.

Letteralmente “la scatola per dormire“, è uno spazio appositamente creato per il viaggiatore che può utilizzarlo per lavorare, rilassarsi o dormire durante la pausa tra uno spostamento e l’altro.

Queste mini camere sono curate nei dettagli e presentano un design innovativo e hi-tech volto a realizzare una particolare cura della privacy, hanno dimensioni che vanno da 2,5 a 3 metri di altezza e fino a circa 4 mq.

Nella sua versione più grande è in grado di ospitare 3 persone, dotato di due letti a castello, un comodino, spazio per i bagagli e prese elettriche per la connessione pc e smartphone.

Tornando alla cura della privacy, lo Sleepbox prevede delle tende elettriche che oscurano le finestre in vetro, mentre all’interno l’illuminazione è totalmente di luci a led.

Gli ultimi modelli prevedono uno schermo touch screen dal quale comandare le funzioni dell’ambiente e un distributore di bibite e snack.

Può essere noleggiato da un minimo di 30 minuti fino a qualche ora, con possibilità di risparmiare nel caso di permanenze più lunghe.

Il primo Sleepbox lo potete trovare presso l’aeroporto internazionale Sheremetyevo di Mosca dal 2011 ed ha suscitato un grande entusiasmo nel pubblico. Sempre a Mosca, vicino alla stazione dei treni e del metro Belorusskiy è stato aperto un vero e proprio hotel Sleepbox.

Complice il clamore del pubblico, gli Sleepbox stanno arrivando in molti altri aeroporti e stazioni.

E tu ne avevi mai sentito parlare?

Che sia per lavoro o per piacere, se ne incontri uno, non fartelo scappare!

 

L’isola fu scoperta dal navigatore portoghese Tristan da Cunha da cui ha preso il nome.

Quando ci si riferisce a Tristan da Cunha, si intende tutto l’arcipelago che comprende:

L’Isola Inaccessibile, L’Isola Nightingale, L’Isola Middle, L’Isola Stoltenhof e L’Isola Gough.

Solo nell’Isola di Tristan da Cunha si trova un piccolo insediamento umano.

Inabitata fino al 1819, ad oggi conta 297 abitanti e riportano gli stessi otto cognomi dei primi residenti: Glass, Swain, Green, Rogers, Hagan, Patterson, Lavarello e Repetto.

Gli abitanti di Tristan da Cunha non sono collegati con il resto del mondo, non hanno il cellulare e la televisione è arrivata solo negli anni Ottanta. Si trovarono costretti all’uso dei soldi per provvedere ai generi alimentari, che vengono importati dal Sudafrica.

La principale fonte di reddito viene dalla vendita di francobolli con il timbro dell’isola che sono richiestissimi dai collezionisti e dalla vendita delle aragoste, considerate tra le più buone del mondo.

In questa isola non esiste criminalità, le porte non hanno chiavi né allarmi né chiusure.

Essendo l’isola più isolata del mondo non è semplice arrivarci:

Occorre prendere un volo per Città del Capo, Sudafrica, successivamente l’ultimo tratto è percorribile esclusivamente via mare, ma non rientra su rotte turistiche o commerciali. Infatti questo tratto è raggiungibile solo pochi mesi all’anno per via dei forti venti. Le navi che partono per Tristan da Cunha sono mercantili, possono imbarcare un massimo di 12 passeggeri e partono una volta a settimana.

Sono la MFV Edinburgh o la MV Baltic Trader, e il biglietto costa circa 500 dollari a tratta, ma non è sufficiente recarsi e imbarcarsi, occorre seguire il protocollo che trovate qui:

Tristan da Cunha Organising a Visit (tristandc.com).

Questa isola oltre che da vedere, è da vivere.

Si possono visitare:

  • La gita sulla cima del vulcano con vista sconfinata sull’oceano intorno;
  • La fattoria del pesce, dove vengono lavorate le aragoste e le coltivazioni di patate;
  • L’unico bar presente – l’Albatross.
  • Centro pubblico che occasionalmente serve cibo – Il Prince Phillip Hall;
  • Tourist Center, dove si possono acquistare i famosi francobolli e oggetti artigianali.

 

Avete presente quelle volte che pensate di voler staccare da tutto e da tutti?

Questo è il luogo che vi prende alla lettera!

Fan dello Spazio, è giunto il vostro momento!

  

Il turismo spaziale è il viaggio umano, per scopi ricreativi e di svago, nello spazio. Potrete provare il brio di essere turisti nello spazio, viaggiare verso una destinazione nel vasto spazio, guardare il lancio di un razzo o osservare le stelle!

Può essere:

  • orbitale ovvero si rimane in orbita, girando continuamente il pianeta ad altissima velocità per non ricadere sulla Terra. Richiede diversi giorni, anche una settimana o più.
  • suborbitale, simile ad un salto spaziale, decolla per poi fare un enorme arco e tornare sulla Terra, senza mai andare in orbita. La durata varia dalle 2 alle 3 ore.
  • lunare, destinazione: La Luna!

Il primo turista spaziale è stato Tito Dennis, un miliardario americano, che al costo di 20 milioni di dollari ha trascorsi otto giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale nell’aprile del 2001. Successivamente a lui, ci sono stati altri sei privati cittadini.

Negli anni 2000, il Turismo Spaziale è diventato un settore concreto e reale, cosicché molte aziende sono entrare nel settore per capitalizzare l’interesse pubblico per lo spazio.

Le maggior aziende sono:

  • Virgin Galactic – si occupa dei voli suborbitali ;
  • Blue Origin – si occupa dei voli suborbitali ;
  • SpaceX – stanno dando priorità al turismo lunare e ha consentito il noleggio della sua navicella spaziale Crew Dragon ;
  • Boeing – stanno lavorando sulle missioni orbitali ;
  • Axiom Space –  stanno lavorando sulle missioni orbitali ;
  • Space Perspective – stanno sviluppando un sistema su mongolfiera per trasportare i clienti nella stratosfera e conta di iniziare i suoi voli commerciali per il 2024.

I prezzi per questa esperienza variano dai 125.000 dollari ai 55 milioni ed è questo a rappresentare la barriera più significativa per il turismo spaziale.

Oltre al fattore economico, il turismo spaziale è dannoso per l’ambiente.

Durante la combustione dei combustibili per i missili, i motori a razzo rilasciano gas nocivi e particelle di fuliggine nell’atmosfera superiore, in conseguenza impoverisce l’ozono.

Tuttavia le aziende stanno lavorando sull’utilizzo di motori alimentati a idrogeno liquido, che non emette carbonio, ma si trasforma in vapore acqueo durante la combustione.

L’ultima insidia del turismo spaziale sono gli effetti che potresti avere!

  1. assenza di peso: ricordati che durante un volo suborbitale avrai solo un paio di minuti privi di gravità, ma sarà impressionante!
  2. sindrome di adattamento allo spazio: con sintomi come la sudorazione fredda, malessere, perdita di appetito, nausea, vomito e affaticamento.
  3. forza G. 1G è l’accelerazione che percepiamo dovuta alla gravità, durante un lancio di un razzo è di circa 3G.

Se non ti sei fatto intimorire e se sei affascinato dallo Spazio, questo è proprio il viaggio che fa al caso tuo!

Se sei in cerca di un’esperienza surreale o di un pernottamento particolare, questo articolo fa proprio al caso tuo!

  • MOUNTAIN MAGIC LODGE. Ci troviamo in Cile, nella riserva di Huilo Huilo, una delle zone più pure e selvagge della zona. Questo albergo nasce per rappresentare il simbolo della purezza dell’acqua. L’intero edificio è realizzato con materiali sostenibili ed è ricoperto di fitta vegetazione, è stato lavorato interamente nel dettaglio da artigiani locali con l’utilizzo di legno locale. Visto da fuori avrai l’impressione di trovarti davanti ad una montagna cosparsa di finestre o di una casa degli elfi, a te la scelta! Sarai accolto con una cascata d’acqua che scende dal tetto a forma di cono verde, attraverserai un ponte di legno sorretto da corde robuste, che ti condurrà alla struttura. All’interno troverai vasche idromassaggio, saune, bar e ristorante, ogni stanza riporta il nome di un uccello locale mentre nella zona esterna sono presenti vasche calde ritagliate dai tronchi degli alberi, per poter vivere un’esperienza di puro relax nella natura incontaminata.  
  • TREEHOTEL: THE UFO. Appassionato di X-Files? Sogni di dormire in un’astronave aliena? Nella Lapponia svedese, il TreeHotel ha progettato e creato la struttura a forma di disco volante, la cosa più inaspettata da vedere nella foresta. All’interno dell’UFO sei portato nello spazio con un cielo stellato nel soffitto e un interno strutturato sullo stesso tema. Si entra nell’UFO usando una scala elettrica pieghevole attraverso un portello nel pavimento. La stanza ha piccole finestre che lasciano entrare la luce e ti permettono di guardare fuori. Nasce dall’idea di Kent Lindvall e Britta Jonsson-Lindvall e nel 2010, oltre all’UFO, sono state inaugurate altre quattro strutture ognuna con un design particolare situate tra i 4 e i 6 metri di altezza da terra: The Bird’s Nest – The Blue Cone – The Cabin – The Mirrorcube. Ogni ambiente è composto da zona giorno e notte separate, servizi igienici eco-compatibili, toilette e lavandino. Inoltre tutte le unità hanno l’accesso libero alle saune alimentate a legna, posizionate tra gli alberi di pino.
  • CAPSULE HOTEL ANSHIN OYADO, KYOTO. Nel cuore del quartiere Shimogyo Ward, in Giappone, si trova il Capsule Hotel, se siete claustrofobici forse questa non è l’esperienza giusta per voi. Si, perché le stanze sono come dei loculi che contengono una singola persona. La capsula per dormire è dotata di un tablet PC. I servizi includono anche una sauna nebulizzata e distributori automatici di snack e bevande. L’hotel accetta solo ospiti di genere maschile e si trova a due passi dalla stazione di Shinjuku.
  • KAROSTA PRISON, LETTONIA. Hai mai pensato di dormire in una cella di una vecchia prigione con la possibilità di vivere l’esperienza da detenuto? Il Karosta Prison è un ostello ricavato da un’ex galera lettone, che è rimasta uguale nel tempo. Le camere si trovano all’interno delle celle e hanno tutte il bagno in comune. La struttura offre vari tipi di esperienze: è possibile vivere 24 ore di prigionia, dove si svolgono tutti i riti tipici della prigionia russa durante la guerra fredda, c’è la fuga da Karosta, una prova per i prigionieri di astuzia e bravura in cui dovranno fare a gara a chi riuscirà ad evadere dalla vecchia prigione ed esistono anche pacchetti per addii al celibato/nubilato, matrimoni e viaggi di nozze.
    Inoltre il personale dell’esercizio è vestito con le divise dei poliziotti e militari dell’epoca e sono stati esposti e conservati tutti i reperti del carcere, che è possibile visionare attraverso la visita guidata del carcere.
  • SEAVENTURES DIVE RESORT, PALAU SIPADAN MALESIA. Se ami immergerti e assistere ai paesaggi subacquei, questo hotel è perfetto per te. Costruita in stile palafitta sull’acqua, è una stazione per il diving circondati dalla splendida barriera corallina, guidati da istruttori professionisti. La struttura non è totalmente un resort a cinque stelle, ma offre camere funzionali e pulite, colazione abbondante e avrete la sensazione di trovarvi su una grossa barca da crociera. Il personale cordiale sarà pronto ad indicarvi la migliore esperienza o corso da effettuare e se avrete bisogno di spostarvi verso Mabul. La formula è questa: Mangiare. Dormire. Immersioni. Ripetere.
  • LIBRARY HOTEL, NEW YORK. Situato accanto al Grand Central Terminal e Bryant Park, questo boutique hotel ha 10 piani e si trova all’interno di un’antica libreria americana. Infatti ogni piano è dedicato ad un argomento di lettura:
    • Scienze sociali
    • Letteratura
    • Lingue
    • Storia
    • Matematica & Scienze
    • Cultura generale
    • Tecnologia
    • Filosofia
    • Le Arti
    • Religione

    All’interno delle camere troverete opere d’arte e libri inerenti all’argomento. Inoltre all’interno troverete un elegante ristorante e un cocktail bar, il Poetry Garden, noto per i suoi cocktail d’ispirazione letteraria con vista sulla città.   

Il Giappone è un concentrato di meraviglie moderne e antiche che creano paesaggi memorabili e scenari urbani.

Se non ci siete mai stati, sappiate che le cose da vedere e fare sono infinite, dai grattacieli maestosi ai templi secolare, dallo skyline della capitale fino ai parchi naturali che si susseguono sulle montagne.

Il Paese del Sol Levante, oltre a questo, ha la peculiarità di seguire una serie di regole del buon senso, per evitare di attirare la cattiva sorte.

In questo articolo ve ne elenchiamo alcune:

  1. NON LEGGERE MAI QUESTI NUMERI INSIEME! – In Italia, il 17 è considerato portatore di sfortuna, mentre in Giappone sono il 4 e il 9 a portarla. Questo avviene perché leggendoli insieme, rispettivamente shi e ku, in giapponese significa morte dolorosa.   
  2. HINAMATSURI, LA FESTA DELLE BAMBOLE. – Dedicata alle ragazze, si celebra ogni anno il 3 marzo e superato questo giorno è obbligatorio togliere tutte le bambole inerenti ai festeggiamenti perché si corre il rischio che la più giovane della casa non si sposi.   
  3. SE LO VEDI LA MATTINA, SORRIDI! – Siamo abituati che il ragno porta guadagno, ma non in Giappone. Se lo vedi di sera porta male, ma se lo avvisti di mattina è vietato ucciderlo, perché porta buone notizie! 
  4. IL RIPOSINO POTREBBE DIVENTARE UN PO’ AGRICOLO! – Stando alle credenze popolari, se ti addormenti subito dopo aver mangiato corri rischio di trasformarsi in una mucca!
  5. ATTENZIONE A COME USI LE BACCHETTE – Non devono essere mai infilate direttamente nel riso perché questa pratica si utilizza solo durante i funerali per ricordare il defunto. Questa sfortuna aumenta in maniera vertiginosa se queste si rompono durante il pasto. Prima di mangiare, assicuratevi di utilizzare le bacchette nel modo corretto! 
  6. UN BUON TE’ GALLEGGIA! –  E’ un evento estremamente raro, quando versando il tè nella tazza resta un pezzetto di foglia che galleggia verticalmente si dice che porti molta fortuna.
  7. OCCHIO ALLA GETA! – I geta (下駄?) sono dei sandali tradizionali giapponesi a metà tra gli zoccoli e le infradito. Se per caso, inavvertitamente, vi si rompesse il laccetto dei sandali giapponesi è presagio di sfortuna imminente!

 

Ora hai qualche informazione in più per il tuo viaggio in Giappone!

Buona Fortuna! がんばって!

La Wanderlust è un concetto psicologico che si riferisce al desiderio di andare altrove o di viaggiare. Indica il desiderio di andare altrove, di cercare altro, di andare oltre il proprio mondo.

La parola ha origine da wandern ovvero vagare e Lust ovvero desiderio.

Può riferirsi a un’intensa voglia di autosviluppo personale attraverso la scoperta dell’ignoto, delle sfide impreviste e conoscendo nuove culture. Oppure può riferirsi al desiderio di fuggire e lasciarsi dietro dei sentimenti negativi.

 

I sintomi di questa sindrome possono essere:

  • La nostalgia dei viaggi passati – Ti capita durante il giorno di perderti nel ricordo di quel viaggio che ti ha fatto sentire vivo e ti dava felicità? Quando sei con amici molti dei tuoi racconti riguardano viaggi passati? Ti ricordi tutte le parole imparate in giro per il mondo? Questo è il primo sintomo del Wanderlust.

 

  • Sei felice davvero, solo quando viaggi – La tua vita ti sembra sbiadita nella routine, ma quando sei in viaggio diventa di mille colori e sfumature? Se hai la sensazione di essere vivo davvero solo quando sei in viaggio, hai il secondo sintomo del Wanderlust!

 

  • Quando sei a casa non ti senti mai pienamente soddisfatto – L’insofferenza continua che ti attanaglia mentre sei a casa, giornate monotone e noiose, che si attenuano solo quando ti ritrovi con la testa fra le nuvole a fantasticare su luoghi lontani da esplorare.

 

I “malati” di Wanderlust hanno la necessità viscerale di scoprire nuovi posti, conoscere gente nuova, di viaggiare e di fare esperienze inconsuete.

Se hai avuto uno di questi sintomi, hai la sindrome di Wanderlust!

Se cerchi la cura, ce ne è una sola: VIAGGIARE!